10 domande a… Marco Bugnone
Dopo qualche anno nel team Ancillotti, molti successi e una crescita rapida che lo ha portato a buoni risultati in coppa del mondo – ne è un ottimo esempio il 17esimo posto in qualifica sulla terribile pista di Champéry nel 2007 – Marco Bugnone approda al team Argentina bike per continuare a crescere. Se, come dice il direttore tecnico della nazionale Antonio Silva, Marco deve assolutamente puntare ad entrare tra i primi dieci in coppa, viste le potenzialità, il nuovo team sembra potergli fornire il supporto ideale per disputare tutte le tappe della world cup del prossimo anno. Il sogno nel cassetto è il mondiale di Canberra, e l’assenza di Alan Beggin nelle gare nazionali impone di puntare al primato, rivaleggiando con l’ex compagno di squadra Marco Milivinti. Il giovane piemontese ha già il coltello tra i denti.
1. L’evento più bello della stagione
L’evento più bello e spettacolare del 2008 secondo me è stata la world cup di Fort William, a cui ho partecipato. E’ stato il più spettacolare secondo me, per l’enorme affluenza di pubblico, per il tracciato storico e soprattutto per una settimana di caldo e sole, quasi impossibili da trovare in Scozia.
2. La giornata peggiore
La mia giornata peggiore è stata la domenica della gara di Pragelato, la mia gara “di casa”. Dopo alcuni giorni di pioggia, per me la pista era diventata impraticabile. E’ stata la mia peggior gara del 2008, perchè sia in qualifica che in gara sono caduto, agitandomi e affanandomi più del dovuto, ottenendo un risultato diverso dal previsto.
3. La gara e il percorso più bello del calendario italiano
Il percorso che mi è piaciuto di più del 2008 è stato Collio; purtroppo la gara è stata annullata, ma mi è piaciuta lo stesso per la difficoltà e la varietà lungo tutta la pista.
4. Il tuo idolo di tutti i tempi, nel mondo del downhill
Il mio idolo attuale è Greg Minnaar per il suo stile di guida e la sua costanza. Il mio idolo di ogni tempo rimarrà sempre Shaun Palmer, l’unico che è stato capace di vincere a livello mondiale in downhill, motocross, snowboard, ecc ecc. Alcune voci dicono che nel 2009 tornerà a correre in coppa del mondo. Sarebbe fantastico.
5. Come è cambiato il mondo del downhill da quando gareggi? E le biciclette?
Io gareggio da pochi anni, ma mi sono accorto che in questo periodo si è alzato molto il livello italiano, grazie soprattutto ai rider stranieri che frequentano le nostre gare e grazie anche ad atleti italiani come Bruno Zanchi, Marco Milivinti, Alan Beggin, Claudio Cozzi e Carlo Gambirasio… i soliti avversari di sempre!
6. Quale ruolo pensi dovrebbero avere i media in questo sport?
Internet ha un ottimo ruolo nel downhill, grazie a siti come MtbCut.tv, Freecaster.tv, MTBnews.it, eccetera. La televisione purtroppo non parla mai e poi mai di questo sport, ma credo che al pubblico di casa potrebbe interessare grazie allo spettacolo e all’adrenalina che vengono trasmessi.
7. Che cosa serve per far crescere il movimento?
Per far crescere il movimento servono aiuti dai media, dalle squadre e dagli organizzatori delle gare che ogni tanto dovrebbero pensare anche a tracciare piste più simili a quelle estere senza fossilizzarsi sul downhill “vecchio stampo”.
8. I tuoi obiettivi per il prossimo anno
I miei obbiettivi per il prossimo anno saranno migliorarmi il più possibile nelle gare di coppa del mondo, che sono quelle più importanti per me. Grazie alla mia nuova squadra, l’Argentina bike, credo di partecipare a tutta la world cup, comprese le tappe extra europee.
9. Un giovane emergente su cui scommetteresti per il futuro
Io punterei su un giovane come Gianluca Vernassa o come Francesco Colombo. Sono i più giovani e più promettenti.
10. Il 2008 verrà ricordato per…
Il 2008 verrà ricordato da tutti per l’inaspettato addio alle gare di Alan Beggin. Con questo lo saluto gli faccio un in bocca al lupo per tutto, sperando di vederlo di nuovo sui campi gara per “battagliare” di nuovo.
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