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Dopo mesi di annunci e smentite, rumor e conferme, Trek ha annunciato i componenti della squadra ufficiale per la coppa del mondo. Per questo colosso americano che rientrava, con un modello accattivante come la nuova Session 88, un budget ricco e l’appoggio di 23 degrees, l’agenzia di Martin Whiteley che gestisce gli interessi di numerosi atleti, si erano fatti i nomi di Sam Hill, in scadenza di contratto con Iron Horse, di Greg Minnaar, strappato a suon di dollari a Santa Cruz, dei fratelli Atherton, legati a Commençal e dei rientranti Mick e Tracey Hannah. Tutti nomi smentiti dal comunicato ufficiale odierno, che annuncia i primi due nomi di un terzetto di atleti tra i migliori al mondo, ma non proprio di primo pelo: il neozelandese Justin Leov, puntualmente tra i primi dieci in coppa, arriva dal team Yeti – Fox shox; Andrew Neethling, sudafricano già del team Mongoose, era in scadenza di contratto con il team statunitense e si accasa al colosso del Wisconsin. Il primo dicembre verrà annunciato il nome della ragazza che affiancherà Leov e Neethling. (continua…)

di Alessandro Mano, pubblicato il 30 ottobre 2008 alle 22:34 e archiviato in: news, team
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GT adotta la strategia dello spiazzamento: dopo aver licenziato gli atleti di punta della scorsa stagione, il downhiller australiano Bryn Atkinson e  la pluri-campionessa del mondo di four-cross e medaglia di bronzo nel BMX e Pechino Jill Kitner, il team californiano annuncia i nuovi componenti del team. Marc Beaumont lascia Santa Cruz UK e il team Bike radar per approdare, forte di una vittoria in coppa del mondo nel 2007, alla nuova bici da discesa GT completamente in carbonio. Roger Rinderknecht, tra i migliori rider al mondo nel four-cross che da anni corre con GT entra a far parte del team ufficiale, assieme all’australiano Luke Madill, già terzo in coppa a Canberra. Completa il team la giovane promessa californiana del downhil Kevin Aiello. (continua…)

di Alessandro Mano, pubblicato il 30 ottobre 2008 alle 11:15 e archiviato in: news, team
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Poche novità e sostanziali conferme per il calendario internazionale dell’Avalanche cup, che comprende l’ormai mitica Megavalanche dell’Alpe d’Huez, che si svolgerà il 12 luglio, la coppa Europa di downhill marathon, in tre tappe tra Cervinia (1-2 agosto), Val Thorens, la settimana successiva, e una località spagnola da confermare, e l’evento freeride di Lione, che quest’anno darà punti UCI.
L’Avalanche Trophy, circuito che raggruppa le gare più prestigiose tra quelle organizzate da Georges Edwards e soci, sarà il cinque tappe, e si aprirà con l’enduro di Kielder, in Inghilterra, proseguirà a Vallnord con la Maxi Avalanche, con la Mega dell’Alpe, con la Maxi di Åre per chiudersi in una località da confermare, probabilmente Bressanone. La località sudtirolese, che ha ospitato l’Avalanche cup per la prima volta nel 2008 nella tradizionale Cai-Dom, ha fissato nei giorni scorsi la data del 19 e 20 settembre per la corsa, diramando agli organi di stampa e agli altri organizzatori di gare un appello per evitare sovrapposizioni di date: quel week end coincide con quello lasciato libero dagli organizzatori francesi per la tappa finale dell’Avalanche Trophy, manca soltanto l’ufficialità. (continua…)

di Alessandro Mano, pubblicato il 27 ottobre 2008 alle 12:34 e archiviato in: news
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Un numero di partenti elevato e di gran livello ha coronato una giornata quasi estiva a Finale Ligure, per l’ultima tappa, una “Pro” del circuito internazionale Superenduro. La grande partecipazione di stranieri si può verificare sin dalle prime posizioni della classifica assoluta, che ha visto la vittoria dello svizzero Florian Golay, sullo specialista francese delle Maxi Avalanche Olivier Giordanengo e sul terzetto di dominatori del circuito, Marco Rodolico, Andrea Ferrero e Davide Sottocornola. Proprio quest’ultimo fa sua la classifica generale del circuito, grazie ad una regolarità eccezionale e a due vittorie, che completa così una stagione maiuscola in cui si è laureato campione italiano di downhill e ha vinto il circuito italiano. Tra le donne, nessun problema per Maria Federica Zanotto, che vince tappa e classifica finale, precedendo a Finale Marianna Uttini e Roberta Griffa. (continua…)

di Alessandro Mano, pubblicato il 27 ottobre 2008 alle 11:50 e archiviato in: news, races
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Mongoose ha annunciato i componenti del team ufficiale per il 2009: il grande acquisto è Mick Hannah, che dopo aver ufficializzato il rientro e annunciato di voler correre con Banshee, ha avuto contatti con il team statunitense e si è accasato in fretta, con l’obiettivo di tornare tra i migliori dieci al mondo. Oltre all’australiano, il team conferma Eric Carter, già campione del mondo di four-cross, che punterà soprattutto alla stagione nordamericana. Nessuna notizia invece di Andrew Neethling, sudafricano portacolori da anni del team Mongoose, e che voci insistenti danno vicino al neonato team Trek.
Anche se attribuire nuovi rider al team Trek sembra il passatempo preferito di molti… (continua…)

di Alessandro Mano, pubblicato il 24 ottobre 2008 alle 21:14 e archiviato in: news
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Anche il circuito internazionale Superenduro giunge alle battute finali, con l’ultima prova “Pro”, organizzata per domenica 26 ottobre sui sentieri di Finale Ligure. Paradiso del freeride, la località savonese ospiterà per la prima volta una prova enduro, FinalEnduro, che promette uno dei percorsi più belli, selettivi e spettacolari del giovane circuito italiano. Dopo San Romolo, Cumiana, Sestola, Cartosio, Sauze d’Oulx e Priero è saldamente al comando del circuito Davide Sottocornola, autore di una stagione regolare e strepitosa, che lo ha portato a diventare campione italiano di downhill master sport e che, a meno di eventi clamorosi dovrebbe vincere la prima edizione del circuito, avendo accumulato un vantaggio rassicurante su Andrea Ferrero e Marco Rodolico. Tra le donne, Maria Federica Zanotto non dovrebbe avere problemi a conquistare il titolo. (continua…)

di Alessandro Mano, pubblicato il 22 ottobre 2008 alle 11:24 e archiviato in: races
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Sam Hill in skinsuit al mondiale in Val di Sole

L’UCI, dopo le pressanti e ricorrenti voci che si erano diffuse su gran parte dei media online, ha voluto assumere una posizione ufficiale sulle nuove regole da adottare, a partire dal 2009, in coppa del mondo, e che probabilmente si ripercuoteranno a cascata sui regolamenti federali dei singoli Stati, con la creazione di circuiti internazionali che attribuiscano punti UCI per la world cup.
La prima notizia, quella su cui si è polemizzato di più, è il divieto di utilizzo delle cosiddette skinsuit, le tute in lycra attillate, che permettono di migliorare l’aerodinamica dell’atleta, sacrificando l’estetica e l’immagine stessa del downhill. Venivano adottate soprattutto dalle nazionali al mondiale, ma alcuni team su piste veloci lo hanno adottate anche in coppa – Tracy Moseley ha vinto a Fort William e Canberra anche grazie a questo accorgimento – ottenendo indubbio vantaggio. Oltre alla motivazione estetica, la nuova linea di rigore della federazione internazionale, per quanto riguarda le protezioni, ha escluso le skinsuit a favore di pantaloni lunghi rinforzati o corti abbinati a ginocchiere e parastinchi.
La seconda grande variazione è l’obbligatorietà, per accedere ad una singola tappa di world cup, di almeno 20 punti UCI, indipendentemente dall’iscrizione dell’atleta ad un Trade team: in pratica soltanto le squadre nazionali disporranno di un numero limitato di “wild card“, e non più i team affiliati all’Unione ciclistica internazionale. Per correre in coppa l’unico criterio sarà il merito, e non il tesseramento presso un team “commerciale”. Brutta notizia per molti atleti italiani, gran parte dei quali non dispone dei punti necessari per correre nel 2009 in coppa. (continua…)

di Alessandro Mano, pubblicato il 21 ottobre 2008 alle 20:21 e archiviato in: news
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«Se la gente non mi capisce, non mi interessa: mi prendo una pausa. Ho deciso in questi giorni. Ho troppe cose da sistemare a casa, l’anno trascorso mi ha stravolto». C’è consapevolezza, ma anche tanta amarezza nelle parole che Alan Beggin, padovano, campione italiano di downhill da una vita e miglior tricolore al mondo nel ranking UCI, usa per congedarsi, per un anno almeno, dal mondo delle gare, da quel downhill che ama tanto e che gli ha dato tanto. «Preferisco fermarmi perché la gente mi ricordi per quello che ho fatto – continua Alan – soprattutto perché mi dà fastidio arrivare al cancelletto di partenza se so di non poter dare il massimo. Ho sempre corso al top della condizione e per vincere, ma adesso la vita è cambiata e gareggiare solo perché mi piace andare in bici non mi va. So cosa combinerei nel 2009 in questa situazione, e preferisco evitare».
Beggin è convinto, deciso. Non c’è tristezza nei suoi atteggiamenti, segno che la decisione è seria ma non cruciale: «I problemi della vita sono altri, non le gare, non il paletto, le protezioni, le skinsuit». Al termine di un anno segnato dalla morte del padre Gianni e che lo ha visto unico italiano a prendere parte a tutte le tappe di coppa del mondo, ma con risultati al di sotto delle aspettative, Alan vuole tornare alla vita normale, vuole sistemare tante situazioni, per ripartire più sereno: «So che subentreranno tutti gli altri fattori del mondo del downhill, nonostante mi faccia piuttosto schifo ultimamente, ma preferisco non rovinare gli anni passati. Devo rendere conto soltanto a me, alla mia famiglia e al team Mapei: senza di loro non avrei vissuto questi sette anni bellissimi». (continua…)

di Alessandro Mano, pubblicato il 19 ottobre 2008 alle 23:30 e archiviato in: interviews, news
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Mentre qui da noi si avvicina l’inverno, e le temperature fredde dei giorni scorsi ce lo hanno ricordato in maniera piuttosto brusca, “down under” la stagione calda è alle porte, e la voglia di tornare a raidare a gareggiare è massima. I primi di novembre prenderà il via il circuito nazionale australiano, che in cinque tappe di downhill, a cui in due occasioni si affiancherà anche il four-cross, attraverserà tutta la zona sud-orientale dell’isola. Il campionato nazionale australiano sarà per il secondo anno consecutivo sulla pista di Mount Stromlo, a Canberra, che ha ospitato nel 2008 i campionati nazionali, con vittoria di Nathan Rennie e Tracey Hannah, e la coppa del mondo, con trionfo di Greg Minnaar e Tracy Moseley, e che ospiterà a fine stagione, nel 2009, il campionato del mondo. La rassegna che assegnerà i titoli continentali oceanici sarà a gennaio, a Thredbo.
L’Australia, e l’Oceania in generale, ha un parco partenti di tutto rispetto, che renderà interessante la corsa al titolo nazionale a tappe, con le possibili incursioni preparatorie alla nuova stagione di europei e americani, come è già successo in passato. Da Sam Hill, al rientrante Mick Hannah, passando per Chris Kovarik, Bryn Atkinson e Rennie, la lotta tra gli uomini potrà essere a livello di coppa del mondo; tra le donne la stella emergente Caroline Buchanan dovrà vedersela con il possibile rientro della Hannah, ancora da confermare al cento per cento.
Si partirà il 2 novembre da Adelaide, nel profondo sud, per poi proseguire sulla Gold Coast il 30, a Geelong a metà dicembre, a Mount Buller il 1° febbraio e a Hobart, in Tasmania, il 1° marzo. (continua…)

di Alessandro Mano, pubblicato il 9 ottobre 2008 alle 21:00 e archiviato in: news
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Ultima “Top class” di stagione del circuito “downhill nord-est”, che raggruppava tutte le gare regionali disputate nel 2008 nel Triveneto. Nella gara valida anche per l’assegnazione dei titoli di campione regionale del Veneto, disputata domenica 5 ottobre a Sant’Eusebio, nei pressi di Bassano del Grappa, Elias Somvi ha sbaragliato la concorrenza andando a vincere con quasi sei secondi di vantaggio sul nuovo campione veneto assoluto, il master 3 Alessandro Scalcon, e sul friulano Davide Don, junior di coppa. Il tracciato, che nel lontano 1996 aveva ospitato il campionato europeo di specialità, combinava bene nuove parti artificiali al tracciato naturale del sentiero comunale di località Caluga.
Assegnate anche le maglie nelle differenti categorie: tra gli junior il miglior veneto è risultato Alessandro Basso, risultato il più veloce tra gli agonisti. Federico Giubilato vince tra i master sport, Michele Tosetto nei master 1, Marco Pegoraro tra i master 2, Pierangelo Zen tra i master 4 e Maria Federica Zanotto tra le donne. (continua…)

di Alessandro Mano, pubblicato il 9 ottobre 2008 alle 12:29 e archiviato in: news
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