Il tricolore è cucito addosso ad Alan Beggin: a Pila vince l’ottavo titolo. Franco vince tra gli junior, la Canepa tra le donne
Vittoria, conferma e dedica speciale. Alan Beggin vince dominandolo il campionato italiano di downhill, svoltosi domenica 20 luglio a Pila, in Valle d’Aosta. Il padovano, campione uscente, ha chiuso una manche quasi perfetta, evitando gli acquazzoni che hanno segnato il pomeriggio che invece hanno probabilmente tagliato fuori dalla vittoria Marco Milivinti, che in qualificazione aveva forato ed era partito tra i primi agonisti, con la pista umida dopo i primi scrosci di pioggia e qualche atleta di livello inferiore da superare. Alle spalle di Beggin, Lorenzo Suding ha tirato linee impossibili chiudendo secondo e migliore degli under 23, con Marco Bugnone, autore di un’ottima prova, terzo assoluto e secondo under. Beggin ha dedicato, in lacrime, la vittoria al padre Giovanni recentemente scomparso: dopo alcune gare opache, Alan ha ritrovato serenità e concentrazione. Tra le donne, nessun problema per Elisa Canepa, che lascia a quasi venti secondi Elisa Fantonetti e bissa il titolo dello scorso anno; terza Federica Perardi. Tra gli junior, sulla pista di casa domina Edoardo Franco, al settimo cielo per il successo che corona una crescita costante, che lascia a due secondi la sorpresa Francesco Locatelli, con terzo Andrea Gamenara dopo la squalifica di Davide Don per un taglio di percorso.
Tra gli amatori, vittoria netta di Davide Sottocornola, dominatore della stagione italiana (nonché del circuito Superenduro), che vince anche tra i master sport e si lascia alle spalle Oscar Colombo (primo master 2) e Paolo Alleva (miglior master 1).
Piena soddisfazione per gli atleti, i team e gli organizzatori per un week end di gara senza intoppi, a partire dal tracciato, ottimamente preparato e collaudato ogni giorni da decine di biker, per arrivare alla giuria e ai cronometraggi, questa volta precisi e rapidi. La pioggia intermittente della domenica ha soltanto in parte rovinato la finale, ma senza incidere eccessivamente nel risultato finale. Il comitato organizzatore, presieduto dallo schivo Mauro Grange, che preferisce lavorare bene e parlare poco, con la consulenza tecnica di Corrado Hérin, si presenta tra gli elogi di tutti come sede ideale di una prossima coppa del mondo.
La gara in breve: Beggin e Suding perfetti, Milivinti sfortunato
Due sono stati gli snodi cruciali di questo campionato italiano: i nervi e l’acqua.
Beggin ha dimostrato tranquillità assoluta sin dal sabato, quando è presentato a provare a tarda ora, nel pomeriggio, accumulando quattro discese a pista libera e senza code, sempre accompagnato da Edoardo Franco, la sua ombra anche in sella. Non che i concorrenti alla vittoria finale sentissero la gara più di lui, ma anche la scelta di evitare la ressa e la coda per la risalita è un segno della maggiore sicurezza del padovano rispetto ai suoi diretti avversari.
Il secondo elemento cruciale è stata la pioggia: fastidiosa soltanto in alcuni brevi momenti, non ha compromesso il tracciato, molto polveroso nei giorni precedenti e domenica mattina, e ha permesso il normale svolgimento della gara. Soltanto una decina di amatori, a causa della chiusura della seggiovia Chamolé per qualche minuto a causa di un acquazzone più deciso, non sono riusciti a raggiungere la partenza in tempo e sono stati fatti partire in chiusura di gara. Ma la pioggia, alternata al sole, ha messo in crisi numerosi atleti nella scelta delle gomme, che sostanzialmente ha premiato chi ha optato per gomme da asciutto e ha leggermente avvantaggiato chi è partito per ultimo: il passaggio degli atleti precedenti ha asciugato le traiettorie. Milivinti ha patito in parte il fondo viscido e in parte i sorpassi: partendo tra i primi, a fondo classifica alternato ad allievi e esordienti, ha fatto segnare subito un tempo buono ma non ottimo; Dario Zampieri ha rischiato, scendendo con l’anteriore da fango, e questa scelta ne ha compromesso la gara. Milivinti è stato insidiato da Bruno Zanchi e scalzato soltanto da Carlo Gambirasio. Il torinese, che inizia ad ingranare dopo aver perso forma e allenamenti a causa di impegni scolastici all’estero, è rimasto poco tempo in prima posizione, scalzato da Bugnone e poi da Beggin, con quasi 7 secondi di vantaggio. L’ultimo brivido per il veneto, che aveva al sicuro soltanto il titolo élite, lo ha dato Suding. Ma Beggin ha potuto esultare per un secondo e mezzo.
Tra gli junior la gara è stata forse la più combattuta tra tutte le categorie, con una decina di atleti di ottimo livello. Matteo Milliery ha fatto segnare presto il miglior tempo, a livello dei migliori nella classifica assoluta; Don era il favorito e lo ha confermato con un ottimo tempo. Locatelli si è installato in prima posizione, un po’ a sorpresa, ma Franco, sceso per ultimo tra gli junior, nonostante qualche errore nella parte alta ancora umida, ha fatto segnare nettamente il miglior tempo. Piccolo e agile, ha dovuto giocare tutto nella guida pulita e nell’allenamento contro avversari decisamente più alti e adatti alla disciplina. Don, terzo, è stato poi squalificato, nonostante le vivaci proteste del manager Pedroni, per un taglio di percorso, forse però non decisivo.
Riunione dei team manager per cercare soluzioni da proporre alla Federciclismo
Il pomeriggio di sabato ha visto anche una riunione “informale”, sotto la tenda del team Surfing shop, tra i numerosi team manager delle squadre presenti a Pila, per discutere dell’eventuale creazione di un organismo in rappresentanza dei piloti e delle squadre come interlocutore della Federazione, visti i recenti problemi, a partire dal cambio di regolamento per gli amatori, per arrivare a quelli organizzativi (come la recente sospensione della gara di Collio e i continui errori nei cronometraggi). Dalla riunione, che ha preceduto un incontro con il delegato federale Graziano Gianella, è uscita per la prima volta una posizione condivisa da tutti, o quasi, e la volontà di creare una voce unica, unico modo per presentare le proprie istanze al comitato federale.
Classifica finale uomini (agonisti)
1. Alan Beggin (Mapei) in 4’13”23
2. Lorenzo Suding (Iron Horse – Playbiker) in 4’14”91
3. Marco Bugnone (Ancillotti) in 4’20”04
4. Carlo Gambirasio (Surfing shop) in 4’22”25
5. Marco Milivinti (Ancillotti) in 4’23”87
6. Bruno Zanchi (Axo – Commençal) in 4’26”00
7. Luca Bertocchi (Iron Horse – Playbiker) in 4’30”33
8. Edoardo Franco (UC Vallée d’Aoste) in 4’33”44
9. Davide Michelis (Vigor cycling team) in 4’35”58
10. Francesco Locatelli (Axo – Commençal) in 4’35”99
11. Andrea Gamenara (Argentina bike) in 4’38”22
12. Matteo Milliery (Ready2Race) in 4’38”40
13. Davide Dolfin (Axo – Commençal) in 4’39”02
14. Emanuele Vincenzi (Dimensione natura DH) in 4’40”29
15. Vittorio Gambirasio (Surfing shop) in 4’40”61
16. Paolo Viola (Pro-bike) in 4’40”70
17. Lorenzo Dal Re (Surfing shop) in 4’41”27
18. Elias Somvi (Alutech) in 4’41”62
19. Justyn Norek (Dayco) in 4’42”67
20. Andrea Bruno (Ready2Race) in 4’44”14
82 classificati
Classifica finale donne (agoniste)
1. Elisa Canepa (Iron Horse – Playbiker) in 5’22”02
2. Elisa Fantonetti (Ancillotti) in 5’40”99
3. Federica Perardi (Dayco) in 6’56”35
3 classificate
Classifica finale uomini (amatori)
1. Davide Sottocornola (Cicobikes) in 4’40”95
2. Oscar Colombo (Scout) in 4’48”85
3. Paolo Alleva (Iron Horse – Playbiker) in 4’50”35
4. Gianluca Rosetti (Ruota libera) in 4’49”96
5. Ronny Rossi (Tregin bike) in 4’52”16
6. Luca Fusani (GS BMX Vigevano) in 4’53”03
7. Andrea Delugas (Zema – Iron Horse) in 4’53”52
8. Massimo Rivoir (Cicli Colomba) in 4’53”60
9. Nicola Rocchi (Surfing shop) in 4’54”35
10. Gian Paolo Mazzoni (Scout) in 4’55”02
176 classificati
Classifica finale donne (amatori)
1. Silvia Ferracin (Team Biciaio) in 6’25”14
2. Gloria Salvatori (Team livido bike) in 6’34”57
3. Anna Ivana Sparano (Scout) in 6’42”88
3 classificate
Classifica stranieri
1. Nathan Rankin (Nuova Zelanda, Iron Horse – Playbiker) in 4’27”44
2. Adam Brayton (Gran Bretagna, Iron Horse – Playbiker) in 4’28”15
3. Mike Skinner (Nuova Zelanda, Iron Horse – Playbiker) in 4’38”27
4. Seb Muller (Svizzera) in 4’39”19
5. Jérome Crottaz (Svizzera) in 4’57”65
9 classificati
Categorie
Classifica esordienti
1. Francesco Colombo (Axo – Commençal) in 5’02”12
2. Carlo Caire (Argentina bike) in 5’05”39
3. Gianluca Vernassa (Argentina bike) in 5’13”83
4. Stefano Cameran (Teste matte Castellamonte) in 5’43”16
5. Simon Geiser (Alutech) in 5’55”83
12 classificati
Classifica allievi
1. Pietro Caire (Argentina bike) in 4’49”67
2. Andrea Cecini (Alpin bike – Edilbi team) in 4’54”23
3. Xavier Angelini (Ready2Race) in 4’58”41
4. Luca Pasetti (Axo – Commençal) in 4’58”76
5. Tommaso Ilardi (BC & Bike free team) in 5’06”32
19 classificati
Classifica junior
1. Edoardo Franco (UC Vallée d’Aoste) in 4’33”44
2. Francesco Locatelli (Axo – Commençal) in 4’35”99
3. Andrea Gamenara (Argentina bike) in 4’38”22
4. Matteo Milliery (Ready2Race) in 4’38”40
5. Davide Dolfin (Axo – Commençal) in 4’39”02
26 classificati
Classifica under 23
1. Lorenzo Suding (Iron Horse – Playbiker) in 4’14”91
2. Marco Bugnone (Ancillotti) in 4’20”04
3. Carlo Gambirasio (Surfing Shop) in 4’22”25
4. Luca Bertocchi (Iron Horse – Playbiker) in 4’30”33
5. Davide Michelis (Vigor cycling team) in 4’35”58
14 classificati
Classifica élite
1. Alan Beggin (Mapei) in 4’13”23
2. Marco Milivinti (Ancillotti) in 4’23”87
3. Bruno Zanchi (Axo – Commençal) in 4’26”00
4. Paolo Viola (Pro-bike) in 4’40”70
5. Andrea Bruno (Ready2Race) in 4’44”14
11 classificati
Classifica master sport
1. Davide Sottocornola (Cicobikes) in 4’40”95
2. Gianluca Rosetti (Ruota libera) in 4’49”96
3. Luca Fusani (GS BMX Vigevano) in 4’53”03
4. Andrea Delugas (Zema – Iron Horse) in 4’53”52
5. Nicola Rocchi (Surfing shop) in 4’54”35
68 classificati
Classifica master 1
1. Paolo Alleva (Iron Horse – Playbiker) in 4’50”35
2. Ronny Rossi (Tregin bike) in 4’52”16
3. Andrea Bugnone (La strana officina) in 4’56”02
4. Massimo Torchio (Speedy bike RC) in 5’02”50
5. Enrico Fiore (Giant) in 5’03”63
29 classificati
Classifica master 2
1. Oscar Colombo (Scout) in 4’48”85
2. Marco Chiodini (Cycle classic) in 4’55”04
3. Fabio Del Greco (GC Destro) in 4’55”58
4. Gianpaolo Apollonio (Brescia DH) in 4’56”53
5. Roberto Ghetti (La strana officina) in 4’56”55
35 classificati
Classifica master 3
1. Alessandro Scalcon (San Marco DH team) in 5’01”07
2. Claudio Oprandi (Axo – Commençal) in 5’07”26
3. Riccardo Perrone (Peluffo bike store) in 5’08”72
4. Elio Campana (Speedy bike RC) in 5’10”19
5. Fabio Poli (Scout) in 5’12”61
16 classificati
Classifica master 4
1. Massimo Rivoir (Cicli Colomba) in 4’53”60
2. Gian Paolo Mazzoni (Scout) in 4’55”02
3. Giovanni Barbolini (Surfing shop) in 5’08”36
4. Francesco Baroni (Cicobikes) in 5’18”12
5. Gianluca Piazzi (Scout) in 5’21”75
16 classificati
Classifica master 5
1. Umberto Negro (Ancillotti) in 5’35”22
2. Sergio Cappanera (Covre) in 5’37”28
3. Sergio Genero (Capello cycling team) in 6’15”56
4. Maurizio La Capria (Team spakkaruote) in 6’29”15
5. Antonio Di Fonso (Pro-M) in 6’42”81
6 classificati
Classifica master 6
1. Francesco Cotta (Sport bike – DDS) in 5’33”26
2. Dario Parlato (Axo – Commençal) in 7’03”33
3. Ernesto Pedroni (Pedroni – Kjub) in 7’06”93
3 classificati
Link
Le classifiche complete.
Report e immagini sul sito del team Ancillotti.
Report e immagini sul sito del team Iron Horse – Playbiker (in inglese).
Report e immagini sul sito del team 100-One.
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