Lorenzo Suding racing diary #19: mi hanno detto che i Black Arrows non fanno tanta festa…
Venerdì 2 aprile scorso, all’Old Distillery Pub, la base dei Black Arrows ad Aosta, abbiamo presentato il team e festeggiato l’apertura della stagione 2010. Siccome non vi ho ancora parlato della mia nuova squadra, mi sembra l’occasione giusta per farlo. Tony, il proprietario del pub, ci ha lasciato usare la grossa sala sotto, ci ha offerto la cena e ci ha trattato come dei re. In più, al piano di sopra c’era una cover-band degli AC/DC, e stava facendo le prove per il concerto della serata. La situazione era calda nel modo giusto…
Dopo la seconda pinta e aver salutato tutti, abbiamo iniziato la presentazione ufficiale. Non so esattamente quanti eravamo, ma sicuramente dai cinquanta ai mille! Si sentiva aumentare il rumore, con le risate e le tipiche urla dei Black Arrows… Wuaayy! Ci siamo seduti, come persone serie, attorno ad un tavolo, con microfono, casse e un proiettore con le foto di Piotta della scorsa stagione che giravano. Ale Mano ci ha presentato: Corrado Hérin ha spiegato come è nato il team, che in due soli anni è cresciuto fino ad arrivare ad oltre quaranta iscritti. Poi parla Fabrizio “Ciccio” Troilo, il mio super-pseudo-manager: nel momento in cui prova ad aprir bocca, tutti nel salone cominciano a urlare come barbari: Wuuaay! Dopo una bella session di casino, le bestie si calmano e Ciccio comincia a spiegare gli obiettivi del team.
Abbiamo presentato i neo-acquisti del team, da Jack Bisi, che esordirà nel downhill, a Davide Bionaz, il fratellino di Paolo, la mia seconda famiglia qui, in Valle d’Aosta, a Daniele “Galimba” Cosseta, che è tornato in pista proprio venerdì pomeriggio dopo essersi distrutto un ginocchio a novembre, e gira come un vero pazzo: ha già fatto un sacco di danni alla bici! Un gran team, che farà della festa a tutte le gare… e poi abbiamo due ragazze, che sono una bella fetta della discesa femminile italiana: Virginia e Cekka.
In seguito, Alessandro mi dà la parola, chiedendomi il motivo della mia scelta di unirmi ai B.A.: tanta, tantissima gente mi chiede da mesi e con aria perplessa perché sono andato da loro, dato che avevo praticamente tutte le porte aperte in Italia, dopo la mia fortunata stagione nel 2009.
Per me è sempre facile rispondere, ma per la gente che non mi conosce non è facile da capire: ci sono cose più importanti che avere un manager, un meccanico, un driver e una stanza in un hotel da 5 stelle. Questa cosa è semplicemente lo spirito di squadra! Come la gente che ti circonda alle gare, ti influenza e ti gasa! Sono sempre stato del parere che se mi diverto tiro fuori il meglio.
L’anno scorso non era poi tanto diverso. Ero in squadra con due dei personaggi più pazzi e divertenti del downhill italiano, il gazebo e il meccanico non ce l’avevamo. L’unica differenza è che quest’anno ho trovato i soldi da solo, con l’aiuto dei ragazzi del team: e dove lo trovi un entourage così serio che quando torni al gazebo ti passano un birretta e accendono la griglia?!
A parte gli scherzi non ho mai visto dei ragazzi così gasati dello spirito giusto come loro. Riescono a risvegliare qualcosa dentro di me che dopo così tanto tempo di gare si è sfumato. Mi mancava il rock’n'roll nel downhill!
Le foto di rito, poi Anthony ci ha servito la cena, e da lì in poi la serata si è persa in un mix di risate, abbracci, pogate, limonate e tanti AC/DC!
Approfitto per ringraziare sponsor vecchi e nuovi: grazie a GT bicycles, alla Regione Autonoma Valle d’Aosta, a Brux, Etnies, Alutech, Formula brakes, Selle Italia, Spy optics, Risico.it, Cicli Lucchini, Accapi e, last but not least, l’Old Distillery Pub di Aosta.
Ci vediamo alle gare!
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