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Edo Franco NZ trip diary #15: a Levin, tutta un’altra vita!

Levin [Nuova Zelanda], 28 gennaio 2010, ore 23.00 (11.00 ora italiana)

26 gennaio
Ieri sera sono finalmente arrivato a casa di Nathan. Dico finalmente solo perché vivere un mese con Wyn l’ho trovato un po’ lungo… alla fine sono sopravvissuto! Non che Wyn sia un delinquente, anzi, ma diciamo che ha uno stile di vita abbastanza diverso dal mio. Appena arrivati qui, Nathan mi ha spiegato che c’è un problema per l’assicurazione del vecchio van del suo amico che avrei dovuto affittare. Nei prossimi giorni comunque vedremo come fare. E così siamo andati a casa sua. Da poco Nathan si è spostato nella sua vecchia casa a Levin insieme ai genitori. Mi hanno lasciato una stanza per me, le chiavi di casa e del garage, la macchina di suo padre e cercano di farmi sentire come se fossi a casa mia! Al momento mi sento un po’ un “intruso” e non so neanche io bene come comportarmi.

Questa mattina, Nathan è andato al lavoro alle 5 e mezza, i suoi genitori verso le 8. Io per le 10 dovevo essere a Paraparaumu, un paese ad una quarantina di km da Levin, dove Jamie (un amico di Nathan), George Branningan e altri ragazzi avevano organizzato le risalite e giravano su una pista che hanno costruito, così dopo aver caricato la bici smontata sui sedili posteriori della Honda Civic di papà Rankin sono partito con direzione Paraparaumu.

Così ho guidato per una mezz’oretta e sono arrivato al distributore sulla strada dove avevo appuntamento con Jamie. Da lì siamo andati a casa sua dove, dopo aver caricato le bici nella sua macchina, ci siamo preparati per andare a girare. Un loro amico, Hayden, ci era venuto a prendere con il quad in una fattoria. Da lì, in 4 persone con 3 bici sul quad, siamo saliti per una decina di minuti su per un sentiero in mezzo alle pecore, e siamo poi arrivati in un bosco dove c’era una sorta di baita e altri due ragazzi che ci aspettavano, Richard e Tristan. In poche parole il contadino proprietario di questi terreni non solo gli ha lasciato costuire una pista, ma gli ha lasciato anche il quad e la baita in mezzo al bosco.

Non sapevo bene come fosse la pista ed ero un po’ intimorito per il freno, ma Nathan mi aveva detto di andare tranquillo che era molto più facile di Nelson e che non c’erano pietre. Così abbiamo girato dalle 11 alle 17 su questa pista veramente stilosa, alternandoci a guidare il quad per le risalite, quindi doppio divertimento. Non è lunghissima la pista, ma è tutta in un bosco di pini tra radici, contropendenze e canale in stile motocross, il tutto con un terreno morbido. Il pomeriggio abbiamo girato prendendo un po’ di tempi con il freelap.

Finito di girare, siamo tornati alla fattoria dove avevamo lasciato la macchina, abbiamo fatto un salto a casa di Jamie a cambiare bici e siamo andati a girare nella pump track con la BMX: anche lì abbiamo preso i tempi di un paio di giri con il freelap.

Siamo rientrati a casa di Jamie e i suoi genitori avevano preparato un barbecue. Così ho chiamato Nathan per avvisarlo che sarei rientrato un po’ più tardi. Sono rientrato a casa verso le 10 di sera e a casa Rankin erano già tutti nel mondo dei sogni. Adesso mi ha appena scritto un SMS Jamie dicendo che domattina andremo a girare qui a Levin.

Bed time now! Catch ya tmrw!

27 gennaio
Anche questa mattina quando mi sono svegliato erano tutti al lavoro. Ho fatto colazione, ho messo un po’ in ordine la mia roba, ho fatto una lavatrice e steso la mia biancheria, ho controllato la posta su internet e poi mi ha scritto un SMS Jamie dicendo che ci saremmo trovati in un parco a 5 minuti di macchina da casa di Nathan. Prima di incontrarmi con Jamie, George e gli altri mi sono fermato in banca a cambiare degli euro in dollari neozelandesi (che, piccola curiosità, sono plastificati e quindi anche se finiscono in lavatrice non succede niente).

Arrivato al parcheggio, ho lasciato lì la macchina, mi sono cambiato e ho caricato la bici sul furgone di George. Curt, il ragazzo del van che dovrei affittare, ci ha fatto da driver per tutto il giorno. Questa mattina abbiamo girato sulla pista dove gli anni scorsi facevano una tappa del National. Anche questa come quella di ieri è tutta in mezzo al bosco, con radici sempre viscide, contropendenze e tre salti grossi. Due step-up dove c’è la rampa alta un metro e mezzo – il vuoto di 3 metri – atterraggio un metro e mezzo più in alto. In fondo invece c’è un doppio simile a quello di Nelson dove bisogna arrivarci convinti e a tutta. Anche questo sarà lungo più o meno otto metri. Non ho mai fatto così tanti salti grossi in vita mia come nell’ultima settimana!

Verso le 3 di pomeriggio, Curt è tornato a casa per un’oretta a fare pranzo. Noi nel frattempo siamo andati in un fiume a cinque minuti dalla pista a fare il bagno: l’acqua era abbastanza fredda e limpida, ma con il caldo che faceva oggi è stato alquanto piacevole rinfrescarsi un po’! Siamo poi tornati alle macchine dove ci siamo tolti il costume, l’abbiamo messo ad asciugare sul tetto della macchina e siamo tornati su a fare un paio di discese su un’altra pista simile a quella di questa mattina, ma un po’ più facile.

Alle 4 siamo andati a fare pranzo da Subway, ho preso una multa perché non sapevo bisognasse pagare il parcheggio, sono andato in comune a pagarla e poi siamo tornati al fiume. George nel frattempo era partito per ritornare a casa sua a Hawke Bay, a 3 ore da qui. Alle 5 e 30 avevamo appuntamento con Nathan (che aveva finito di lavorare) a casa di Curt per andare di nuovo a girare. Abbiamo caricato le bici sul pick-up di un amico di Nathan e siamo tornati sulla stessa collina di questa mattina. Abbiamo girato su un altra pista che era ancora piu bagnata. In un pezzo ripido e fangoso non riuscivo a fermarmi per via del freno e così arrivavo in fondo e tutti i giri mi fermavano i rami degli alberi!

Verso l’ora di cena sono tornato a casa di Nathan. Anche questa sera barbecue, e dopo cena mi sono messo in giardino a lavare la bici che era ormai ricoperta di fango. Adesso sono sdraiato sul letto a scrivere, ma penso che andrò a dormire perché sono abbastanza stanco al momento! Notte!

28 gennaio
Quando ci si diverte le giornate passano troppo in fretta! Questa mattina sveglia alle 7 e mezza e verso le 8 e mezza Nathan (che oggi e domani non lavora) ed io siamo andati a casa di Curt, il ragazzo del van. L’assicurazione gli ha detto che è tutto a posto e quindi da oggi mi muoverò con il furgone attrezzato.

Verso le 9 è arrivato Rob (un amico di Nathan e Curt) con il suo pick-up, abbiamo caricato le tre bici nel cassone, siamo saltati dietro insieme alle bici e anche oggi Curt ci ha fatto da driver per un paio di ore. Abbiamo girato fino alle 10 e mezza per un totale di cinque discese sulla pista del National dell’anno scorso, quella con il doppio immenso. Il freno ancora è tenuto insieme dalla vite e dal nastro isolante, ma per fortuna la pista si è asciugata e quindi riuscivo a girare quasi senza problemi. Finito di girare siamo tornati a casa perché Nathan, Rob e Curt dovevano andare a Wellington per il concerto degli AC/DC. Purtroppo l’ho saputo troppo tardi e così non ho trovato il biglietto sennò sarei andato anch’io.

Così ho controllato la mail e poi ho caricato la bici da cross country di Nathan sul van e sono andato a Paraparaumu da Jamie per pedalare un po’. All’una ero a casa sua. Visto il caldo, prima di andare a pedalare siamo andati a nuotare una mezz’oretta nel fiume sotto casa di Jamie, dove l’acqua è abbastanza fresca!

Siamo poi partiti a pedalare e siamo rientrati verso le 5 a casa perché Jamie doveva andare a prendere sua sorella alla stazione. Lungo il tragitto abbiamo fatto tappa da Subway (dove fanno dei panini buonissimi, e soprattutto sani) per pranzare (alle 5 e mezza di pomeriggio! Era da colazione che non mangiavo e non vedevo l’ora di mangiare qualcosa) e poi ci siamo fermati al Warehouse dove ho comprato il fornello a gas, piatti, stoviglie, bicchieri e altre cose per attrezzare il van! Jamie mi ha dato il materasso da mettere dietro e la borsa per l’acqua con cui fare la doccia.

Siamo poi tornati a casa sua dove abbiamo guardato Pusher 2, un video di MTB neozelandese, e sono poi tornato a Levin a casa Rankin verso le 9. Mi sono fermato al supermercato a comprare una vaschetta di gelato per Chris (il padre di Nathan) che adora il gelato e adesso, dopo aver guardato un po’ di TV, sono pronto ad andare a dormire. Nathan penso che torni o questa notte o domani mattina dal concerto. Domani non so bene quali siano i programmi. Si vedrà! Talk ya soon!

Link
Tutte le puntate del NZ trip diary.

by Edo Franco, pubblicato il 28 gennaio 2010 alle 22:19 e archiviato in: riders tag: downhill • edo franco nz trip diary 2010 • edoardo franco • george brannigan • levin • nathan rankin • nuova zelanda • paraparaumu

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