Edo Franco NZ trip diary #09: con la lingua fuori su strada
Christchurch [Nuova Zelanda], 11 gennaio 2010, ore 11.30 (10 gennaio, 23.30 ora italiana)
Ieri sera, dopo la gara siamo tornati a casa di Rupy, che ha finito terzo tra gli junior, dove abbiamo fatto una doccia e poi è arrivata una ventina di persone per continuare quella che per loro è una giornata di festa, cioè la giornata di gara. C’era quasi tutti i ragazzi che avevano aiutato a costruire la nuova pista, che però poi purtroppo non è stata utilizzata.
Cosi abbiamo fatto aperitivo e poi siamo andati alla pista di go-kart indoor! Che figata assurda! Drifting everywhere nonostante il divieto!!! Ahahahah!!! Molti dei ragazzi erano belli sbronzi e un amico di Brook è stato buttato fuori perché ha centrato un bordo pista ha fatto un salto di mezzo metro col kart! Mi sono super divertito! Dopo i kart ci siamo imbucati a casa della cugina di un amico di Wyn, ma appena siamo entrati in casa ci hanno subito buttati fuori perché eravamo in 15 e la casa era un monolocale!
Così siamo tornati a casa presto.
Oggi Tim ed io abbiamo dormito fino a mezzogiorno! Ci siamo svegliati, abbiamo fatto pranzo/colazione e abbiamo attraversato la strada per andare a vedere una gara su strada internazionale che si svolgeva proprio qui a Christchurch in concomitanza col National di XC, dove hanno corso anche Cam, Leov, Sabrina ed Amy (la ragazza di Cam), che tra l’altro ha vinto tra le élite.
Più tardi, Tim, Rupert, Sam, Wyn ed io abbiamo preso le bici da discesa e siamo saliti in cima al Victoria Park per l’asfalto. Abbiamo pedalato per un’ora in salita con pendenza tra il 10 e il 15 per cento.
Piccola riflessione.
Tra la gara di ieri e la pedalata di oggi ho capito perché questa gente va forte. C…o, io non è che non mi alleno, anzi con Antonio Silva stiamo lavorando seriamente, ma loro andavano su come delle moto: a tutta dall’inizio alla fine. Ho trovato davvero lungo stargli dietro e dopo un po’ li ho lasciati andare perché non ce la facevo più: mi veniva da vomitare e avevo il gusto di sangue in bocca. Quindi, è inutile che troviamo tante scuse: se si vuole andare forte bisogna allenarsi. E finalmente, penso di averlo capito. E’ vero che loro hanno un’altra mentalità, girano tanto in dirt, skatepark, BMX e tante altre cose, ma si allenano anche tanto per quello che riguarda la pedalata! Magari non lo danno a vedere perché hanno un modo di fare che apparentemente sembra poco professionale, ma sono super allenati!
Ho rimuginato sulla gara di ieri e sono arrivato alla conclusione che la differenza l’hanno fatta sul tratto in pedalato perché per il resto della pista non c’era da inventarsi nessuna “hot line” o cose simili. Chiudo qui questa piccola riflessione, ci tenevo a scriverla.
Arrivati in cima ero bello cotto. Abbiamo pedalato un attimo in piano per sciogliere e poi siamo scesi per le stesse piste su cui giravamo l’altro giorno. Tornati a casa abbiamo posato le bici e siamo andati in un bosco dove giocano a paint-ball con Nate a sparare con un fucile vero contro delle bottiglie e delle vecchie macchine abbandonate! Fighissimo!
Siam tornati a casa per cena dove la mamma di Rupert aveva preparato delle specie di pizzette alte 10 centimetri, ripiene di spaghetti o fagioli che eranno buonissime e poi siamo andati per un’ora e mezza a casa di Cam a scroccare il wi-fi. Adesso finalmente sono a casa Rupert pronto per andare a dormire. Domani sarà una giornata di spostamenti. Il mattino forse andiamo a giare al “Vicky Park”, il pomeriggio invece ci sposteremo verso Dunedin, dove ci sarà la gara il prossimo week-end.
Catch ya soon
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