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Lorenzo Suding racing diary #10: dalla Scozia alla Slovenia

Lorenzo Suding (foto Luca Benedet)Ciao a tutti! Scusate il ritardo, sono nel furgone di Mili e stiamo andando a Cambiago per trovare la nazionale, fare i test antidoping e proseguire per Kranjska Gora, in Slovenia. Quando scrivo, sono le 6.30 e piove a fianco al lago di Como… Vi racconto Fort William i giorni decisivi: il sabato, la qualifica. Dopo un sonno di 10 ore e un breakfast da paura arriviamo sotto il gazebo di Argentina bike e prepariamo le bici per le prove libere. Saliamo e ci scaldiamo, ripassando e provando nuove hot lines. Nel bosco nuovo c’era una sponda artificiale per buttarsi meglio in contropendenza, che ci cambiava un po’ la linea. Capendo come fare poi ci restava solo da provare ancora due volte e poi siamo tranquilli per la qualifica…

Siamo saliti con il nostro maccanico Manu per riscaldarci sulla piazzetta della seggiovia. Lì in alto soffiava e l’adrenalina ti faceva tremare per l’ansia. Tutti super presi. Io sbaglio la partenza alla grande. C’è una barra che anche se viene toccata appena appena attiva il tempo, io l’ho toccata per sbaglio cercando il pedale a sgancio, ma velocemente click e gas gas gasss… Ero rigido. Perché non riesco a essere sciolto come in allenamento? Al traguardo pedallvo da seduto, perché le gambe non mi reggevano più su.. Gli ultimi salti li facevo puntando terra, ma sapevo che il run sarebbe stato da almeno “top 50″. Mi sono qualificato 35esimo, mission accomplished, adesso toca a Barney (Marco Milivinti, ndr). Ce l’ha fa pure lui! Ero contento e la nostra stanchezza aveva un motivo valido. Siamo tornati a casa con la testa bassa per la fatica ma con lo sguardo alto. Abbiamo fatto shopping di pasta, panini e insalata, abbiamo cucinato e siamo filati a letto, dopo una bella mtbcut/freecaster/dirttv/youtube session.

Race day
Mi sveglio da solo quardo fuori vedo grigio con un tocco di blu, sento il mio corpo riposato e ho tanta voglia di gasare!!! Sveglio il teammate Barney saltandogli addosso nel letto mentre dorme, così si sveglia subito di colpo! Che bastardo che sono… Breakfast da qualificati e si parte per la race area.

Alle 9.30 ci siamo trovati con Andrea Gamenara (che si è qualificato per la prima volta!) per fare due run di allenamento. La prima al 60%, fermandosi un po’ qui e là per ripassare le linee. La seconda a manetta con il Mili che mi seguiva. Sta volta ero io la lepre, ma lui da buon volpino non mi dava lenza, e in più mi raccontava di aver lasciato un attimo il manubrio per sciogliere le mani in una parte abbastanza rock’n'roll della pista. Questa non piaceva al mio orgoglio… comunque ci siamo preparati bene, no stress e gasati per la gara!

Gamenara partiva per primo, poi Mili con Manu che mi lasciavano solo sotto il gazebo per concentrami e ripassare mentalmente il percorso. Riprodurre i movimenti a occhi chiusi ti fa sembrare uno sfigato, ma ti fa stare tranquillo quando ti ricordi la pista. Partenza alle 2:43, ormai erano quasi le due. Bevevo una Monster e intascavo una Red Bull nella mia giacca da snowboard, metto il casco e i guanti che indosso a volte sì, a volte no, prendo la bici and off we go!! Salgo in seggiovia con degli inglesi che mi chiedevano di tutto, ma erano stilosi quindi non mi scocciavano… e poi mi facevano il tifo.

Sulla piazzetta mi aspettava Manu. Tutti i piloti si riscaldavano girando in senso orario come, mi sono aggiunto al gruppo. Dieci minuti prima della partenza butto giù la Red Bull e mi metto in fila. Infilo la maschera, tolgo la giacca da snow e di seguito toccava a me.

1 minuto, 30 secondi, 10, 5… beep… parto e non sento il solito vento contrario, faccio il primo salto e riesco a prendere velocità. Pedalo forte su tutti i dritti e ponti di legno. Sui passaggi sulle rocce sono sciolto, ma già sentivo la gara. Pezzo centrale un po’ irriggidito dai colpi, ma sempre fluido. Sentivo che andavo avanti bene. Il pezzo di bosco l’ho fatto sporco, ma almeno è andato; poi mi toccava solo pedalare finché bruciano tutti i muscoli e poi ancora di più. Arrivato al traguardo guardo il tempo e sono contento. 4’52”89.

In qualifica ho fatto 5’00”09, quindi ho tolto 7 secondi. Molto wuay!

La sera tre pinte per chiacchierare un po’ con tutti e giocare due partite a biliardo. In Scozia era andata alla grande. Non sono caduto nemmeno una volta ma sono sempre andato al limite. E’ il mio miglior risultato di coppa, ma non sono soddisfatto al 100%. E’ inutile dire, ognuno che fa questo sport lo sa, che una volta che vai veloce vuoi ancora migliorare e abbassare quei numeri che vogliono dire tutto.

Link
La foto è di Luca Benedet.
Le puntate precedenti del diario di Lorenzo: #00, #01, #02, #03, #04, #05, #06, #07, #08, #09.

by Lorenzo Suding, pubblicato il 9 giugno 2009 alle 21:35 e archiviato in: riders tag: andrea gamenara • argentina bike • downhill • fort william • kranjska gora • lorenzo suding • lorenzo suding racing diary 2009 • marco milivinti • scozia • slovenia

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